L'Università di Bologna partecipa all'iniziativa lanciata dalla Regione Emilia-Romagna per candidare l'Italia ad ospitare a Bologna un nuovo Istituto della United Nations University (UNU), l'ateneo delle Nazioni Unite. Il progetto andrebbe ad inserirsi nel ricco ecosistema del Tecnopolo bolognese, che già ospiterà la nuova sede del Data center del Centro meteo europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), la sede dell’Agenzia Italia Meteo e il supercomputer europeo Leonardo.
La proposta per il nuovo istituto bolognese della UNU prevede un focus sull'utilizzo dei big data e dell'intelligenza artificiale per studiare in che modo il cambiamento climatico modifica gli habitat umani. In particolare, è prevista un'attenzione specifica per i complessi problemi e le trasformazioni sociali, economiche e culturali che si stanno verificando come conseguenza di una serie di fattori tra cui l'urbanizzazione, le migrazioni internazionali e interne, le sfide e le opportunità sociali ed economiche generate dall'innovazione tecnologica. Dinamiche complesse, che corrispondono a molti degli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, e che assumono un interesse particolare se riferite all’area del Mediterraneo, in cui l’Italia è centrale: un sistema ambientale unico a livello globale, per le sue caratteristiche geografiche, il suo ambiente naturale, le sue società e le sue culture.
La United Nations University è nata nel 1973 con una sede centrale a Tokyo, in Giappone, ma è presente con diversi istituti tematici in tutto il mondo. L'obiettivo della sua azione è contribuire, attraverso la ricerca e l'istruzione, agli sforzi per risolvere i principali problemi globali e supportare così lo sviluppo e il benessere del genere umano. Nello svolgimento di questa missione, l'UNU collabora con le principali università e istituti di ricerca negli stati membri dell'ONU, creando connessioni tra la comunità accademica internazionale e il sistema delle Nazioni Unite.
Quello di Bologna sarebbe l'unico Istituto della United Nations University nel sud dell'Europa. La Regione Emilia-Romagna ha chiesto al Governo italiano di farsi interprete presso l'ONU di questa candidatura, rispetto alla quale l'Università di Bologna ha offerto la propria disponibilità alla collaborazione.
Assieme alla sede dell’UNU, il Tecnopolo di Bologna si candida inoltre per ospitare attività connesse alla grande iniziativa europea Destination Earth: una piattaforma che integrerà repliche digitali di vari aspetti del sistema Terra, come le previsioni meteorologiche e i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e idrica, la circolazione oceanica globale e la biogeochimica degli oceani, e altro ancora.