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Emergenza Ucraina: il sostegno dell'Alma Mater a dottorandi e ricercatori vittime della guerra

Grazie alla generosa disponibilità dei docenti e ricercatori dell'Università di Bologna, sono già più di trenta le opportunità messe a disposizione per dottorandi, post-doc, ricercatori e professori rifugiati dall’Ucraina, rifugiati in Ucraina o titolari di permesso di residenza permanente in Ucraina


Sono già più di trenta le opportunità messe a disposizione dall'Università di Bologna per dottorandi, post-doc, ricercatori e professori rifugiati dall’Ucraina, rifugiati in Ucraina o titolari di permesso di residenza permanente in Ucraina. L'appello che l'Alma Mater ha lanciato alla propria comunità di ricercatrici e ricercatori per contribuire all'impegno comune a sostegno delle vittime della guerra in corso ha visto una risposta generosa e trasversale a tutte le discipline.

In una pagina dedicata del Portale di Ateneo sono elencate tutte le opportunità di ricerca offerte da docenti e ricercatori dell'Alma Mater responsabili di attività di ricerca o comunque titolari di fondi. Attualmente sono 31 e comprendono posti per dottorandi di ricerca, assegni di ricerca per laureati e post-doc e posizioni per "Visiting researcher", destinate a laureati, dottorandi, post-doc, ricercatori e professori strutturati.

L'iniziativa, in costante aggiornamento, si aggiunge alle numerose azioni già intraprese dall'Università di Bologna, che ha subito aderito alla rete di supporto per il popolo ucraino. Il rettore Giovanni Molari ha disposto l’immediata proroga della scadenza per il versamento della terza rata delle tasse a vantaggio di studentesse e studenti colpiti dal conflitto. Inoltre, in attesa dei fondi ministeriali dedicati all'emergenza, l'Alma Mater si sta preparando per provvedere con risorse proprie: a breve saranno messe in campo le prime azioni finanziate su fondi d’Ateneo.