Per la Giornata internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza (11 febbraio), sono in programma una serie di iniziative in Ateneo per sensibilizzare il pubblico sul ruolo che hanno avuto e che hanno le donne nella scienza, per riflettere e fare un punto sui progressi compiuti e sulle sfide ancora aperte relativamente alle differenze di genere in ambito scientifico. Per l'Università di Bologna sarà anche l'occasione per evidenziare le attività che porta avanti e sostiene, perché anche le donne e ragazze possano accedere equamente alle opportunità offerte dalla scienza, in una realtà educativa libera da pregiudizi e stereotipi e in cui sia importante anche il contributo delle donne nel campo scientifico.
Per l’occasione, l’Ateneo lancerà una campagna video sui social, Breaking the Stereotype, per sensibilizzazione e raccontare la voce di chi ha capito quale sia la propria passione al di là degli stereotipi. Nella scelta del percorso di studio ci sono in gioco vari fattori e alcuni di questi si chiamano aspettative culturali e stereotipi di genere. Per iniziare un lavoro di trasformazione culturale, sono stati coinvolti ragazze e ragazzi che hanno raccontato in prima persona la loro esperienza di studio.
Sabato 10 febbraio, alle 10.30, in programma la visita guidata "Figlie dell'Alma Mater. Dalla prima docente alle studentesse di oggi", per percorrere la secolare storia delle donne dell'Ateneo e ricostruire il loro importante contributo, attraversando i prestigiosi e significativi spazi di Palazzo Poggi e dei suoi musei.
Lunedì 12 febbraio, alle 15.30, presso l'Auditorium DamsLab (Piazzetta P.P. Pasolini, 5/b - Bologna), si svolgerà la tavola rotonda del progetto KALEIDOS, "Donne e scienza, quale narrazione?", organizzata dal gruppo di lavoro Pari Opportunità e Inclusione del Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" - DIFA Unibo.
Sarà un momento di confronto per esplorare i modelli di riferimento e la conseguente narrazione associata alle donne nel campo scientifico. Numerosi studi indicano che le attuali figure di riferimento, spesso idealizzate e distanti dalla realtà quotidiana, contribuiscono a perpetuare stereotipi limitanti e ad allontanare le giovani dalle discipline di ambito scientifico, STEM. Interverranno la prof.ssa Cristina Demaria (Delegata per l'equità, l'inclusione e la diversità Unibo), Luca De Siena (Gruppo Pari Opportunità e Inclusione del DIFA), Simona Lembi (Responsabile del Piano per l’Uguaglianza della Città Metropolitana di Bologna), Michela Menegatti e Silvia Moscatelli del Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari" Unibo, Sara Spinelli (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali Unifi). Con i saluti istituzionali del prof. Andrea Cimatti (Direttore del DIFA) e l'introduzione di Sara Valentinetti (coordinatrice Gruppo Pari Opportunità e Inclusione del DIFA) e la moderazione della prof.ssa Tullia Gallina Toschi (Dipartimento di Scienze e Tecnologia Agroalimentari Unibo.
Sabato 17 febbraio, alle 17, sempre al DamsLab (Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b – Bologna), si svolgerà l’evento di teatro danza “La forza nascosta: scienziate nella fisica e nella storia di ieri e di domani" nell'ambito di Ri(e)voluzioni - Storie straordinarie della fisica tra passato, presente e futuro.
Un evento che intende sensibilizzare il pubblico sul ruolo che hanno avuto e hanno le donne nella scienza. La rappresentazione teatrale sarà seguita da una testimonianza di scienziate legate al Dipartimento DIFA, di varie generazioni, ciascuna della quali contribuirà a offrire la sua narrazione di cosa significa essere una donna di scienza oggi. Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin: le quattro scienziate che rappresentano le forze della Natura, cioè la forza di Gravità, Elettromagnetica, Debole e Forte. Ma c’è un’altra forza, nascosta, che può percepire solo chi parteciperà a ciò che avverrà sul palcoscenico. Lo spettacolo sarà un ottimo pretesto per riaccendere in ciascuno spettatore, uomo o donna, giovane o meno, il desiderio di cercare e riconoscere i semi di quella Forza Nascosta, che spinge ad amare la Scienza, luogo di rispetto e di civile convivenza.
“L'importanza di continuare a riflettere sul ruolo delle donne e delle ragazze nella scienza – afferma la Delegata per l'equità, l'inclusione e la diversità Cristina Demaria - è ribadita anche nella presentazione dell’ultimo Bilancio di Genere pubblicato dall’Ateneo (2022) dove emerge chiaramente come anche la nostra università sia attraversata da problemi e disuguaglianze tra donne e uomini, dovuti certo ad aspetti esogeni, quali le caratteristiche del mercato del lavoro e il lavoro di cura che sempre ricade sulle donne, ma anche ad aspetti endogeni, che toccano i percorsi di formazione e le posizioni di vertice, la carriera accademica e professionale. Tra i dati, quello sulle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) dove è maggiore la prevalenza maschile, anche se emergono alcuni dati confortanti (Quest’anno le nuove iscritte ai corsi di laurea e ai corsi di laurea magistrali a ciclo unico sono state 1.629, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno, mentre nei corsi di laurea magistrale sono state 1.350, in aumento del 7%). Non possiamo fermarci, quindi, e dobbiamo continuare a elaborare strumenti e attività per sviluppare conoscenze critiche e azioni concrete, come le iniziative che ogni ci impegniamo a portare avanti”.
Tra le iniziative di Ateneo per incentivare la presenza delle studentesse nei corsi STEM, anche quest’anno l’Ateneo ha pubblicato un bando di concorso per l’assegnazione di incentivi per chi vuole iscriversi ai corsi di studio di area scientifico-tecnologica. Rivolto a tutta la popolazione studentesca, viene riconosciuto alle studentesse che entrano in posizione utile nelle graduatorie, un contributo maggiorato del 20%. E a proposito di iniziative per avvicinare le ragazze all'informatica, si ricorda l'iniziativa Ragazze Digitali che, ogni anno, viene organizzata dal Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria Unibo, a Bologna e nei Campus della Romagna, proponendo eventi e percorsi gratuiti alle diplomande che hanno desiderio di scoprire le opportunità di lavoro e studio nel campo del digitale.