Aumentano i pesticidi, diminuiscono i metalli pesanti nei campioni di api bottinatrici e miele giovane: è quanto emerso in occasione del convegno “Il Pianeta, gli Insetti e Noi”, organizzato da Conapi - Consorzio Nazionale Apicoltori - per illustrare il progetto di monitoraggio Api, Orti e Verde Urbano, avviato nel 2017 in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna e con le associazioni che presidiano e gestiscono le postazioni di Torino, Milano, Bologna, Faenza, Roma e Bari.
Durante il convegno è stato illustrato anche il progetto LIFE4Pollinators - che valuta parametri di presenza e di salute degli altri impollinatori - in collaborazione con la sua coordinatrice, la professoressa Marta Galloni, e con il dottorando Fortunato Bitonto del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Alma Mater.
Scopo di Api, Orti e Verde Urbano è controllare lo stato di salute delle famiglie di api, valutandone la mortalità settimanale con le gabbie underbasket poste davanti agli alveari e rilevando, attraverso analisi di laboratorio, eventuali residui di pesticidi e metalli pesanti in campioni di api bottinatrici e miele giovane (non maturo per cui non destinato all’alimentazione) prelevati in estate e in autunno.
Dai risultati presentati da Claudio Porrini e Lucia Lenzi del DISTAL risulta evidente il calo delle contaminazioni tra il 2020 e il 2021, riconducibile alla riduzione delle attività umane per contenere la diffusione del Covid. Negli anni successivi la presenza dei contaminanti è però ritornata ai livelli precedenti; particolarità che conferma quanto le api siano in grado di rilevare prontamente non solo le alterazioni negative che si possono verificare nell’ambiente, ma anche i cambiamenti positivi.
Per quanto riguarda i pesticidi, i livelli critici di mortalità delle api sono stati superati a Bologna nel 2018, a Bari e Milano nel 2019 e a Faenza nel 2022 e nel 2023. Nei due casi del 2019 di Milano e Bari l’analisi chimica eseguita sui campioni di api ha rilevato residui di glifosate, mentre nell’ultimo episodio (Faenza 2023) sono stati riscontrati residui di permetrina e acetamiprid.
Le analisi eseguite in questi sette anni sui campioni di routine di api bottinatrici e di miele giovane hanno rilevato la presenza di glifosate a Milano nel 2017, a Bologna nel 2018, a Torino, Milano, Bologna e Bari nel 2019, e a Torino, Milano e Bologna nel 2022.
Nell’ultimo anno (2023) i dati mostrano un notevole incremento del numero di residui di pesticidi e della loro tipologia: dal 20,8% di campioni positivi con un solo tipo di pesticida (glifosate) del 2022 al 54,5% con 7 pesticidi diversi (glifosate, spirotetramat, cipermetrina, deltametrina, fipronil, amitraz e piperonil butossido), distribuiti tra le postazioni delle città di Milano, Bologna, Faenza, Roma e Bari. Dal 2017 al 2023 i campioni di routine di api bottinatrici e di miele giovane risultati positivi sono stati 30 sui 127 analizzati.
Diminuisce, invece, la presenza dei metalli pesanti: nei sette anni del progetto le percentuali con valori inferiori alla soglia di riferimento e quelli che la superavano sono risultate ambedue intorno al 34%. Circa il 31% sono stati i valori intermedi. Nel 2020 è stato rilevato il più basso livello di presenza dei metalli pesanti in tutte le città (14% di valori anomali contro il 53% del 2019 e il 46% del 2022). I metalli pesanti maggiormente riscontrati nel settennato sono stati rame, piombo, cromo, ferro e nichel.