Nella nuova edizione del QS World University Rankings, una delle più note e prestigiose classifiche universitarie a livello internazionale, l’Università di Bologna raggiunge la 133esima posizione su oltre 1500 istituzioni internazionali: è il migliore piazzamento da quando esiste la classifica e arriva con un balzo in avanti di 21 posizioni rispetto allo scorso anno.
Un risultato ottenuto grazie a un miglioramento complessivo dei diversi indicatori che compongono il ranking. A partire da quello della Reputazione accademica (Academic Reputation), il più rilevante per la composizione del punteggio finale, che vede l’Alma Mater al primo posto in Italia e 69esima al mondo (in salita di quattro posizioni rispetto all’anno scorso).
Primo posto in Italia (e 108esimo al mondo) anche per l’indicatore che misura la Sostenibilità degli Atenei (Sustainability) e ottimi risultati arrivano anche dall’indicatore che misura l’estensione del Network internazionale di ricerca (International Research Network), con il secondo posto in Italia e 56esimo posto al mondo.
Da sottolineare un forte miglioramento rispetto all’anno scorso anche per i due indicatori che guardano al mondo del lavoro: i Risultati occupazionali (Employment Outcomes) e la Reputazione presso i datori di lavoro (Employer Reputation).
Il ranking quest’anno pubblica i risultati di 1503 università di cui 42 italiane: considerando che in totale QS valuta oltre 5600 atenei, l’Alma Mater rientra così nel 2% dei migliori atenei a livello globale.