Sviluppare attività comuni per la valorizzazione della Rocca di Riolo Terme, sede del Museo del Paesaggio dell’Appennino faentino, e la sperimentazione di soluzioni innovative e sostenibili di storytelling museale: è l’obiettivo di “A cielo aperto”, il progetto cofinanziato dal Comune di Riolo Terme che sarà inaugurato alle 11 di venerdì 24 maggio presso la Rocca (Piazza Ivo Mazzanti).
Una proposta museale fortemente rivolta alle giovani generazioni nell’ambito del progetto che, nato da un accordo con FrameLAB - Multimedia&Digital Storytelling, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Beni Culturali dell’Alma Mater e patrocinato dal Progetto Changes del PNRR – Partenariato Esteso 5 (Spoke 4, Virtual Technologies for Museums and Art Collection), è risultato il migliore tra i candidati al finanziamento della Regione Emilia-Romagna nel contesto del Piano museale 2022.
La Rocca di Riolo Terme si conferma un museo in continua evoluzione, in grado di far rivivere il passato con gli strumenti del futuro e catturare l’attenzione di appassionate e appassionati di ogni età, oltre che di esperte ed esperti del settore.
“A cielo aperto - ricostruzione dell’assetto originale della Torre Tonda Est della Rocca di Riolo Terme” ha visto la riqualificazione della Sala Multimediale, ormai obsoleta e poco adeguata, con l'obiettivo di completare il percorso museale e restituire alla sala la funzione di punto di introduzione al territorio e al paesaggio culturale, migliorando conoscenza e fruizione del patrimonio della Rocca quale Museo di Qualità della Regione.
L’allestimento è mirato alla ricostruzione dell’assetto originale della Rocca, in particolare della Torre Est, privo delle finestre e delle coperture attuali per mostrare ai visitatori lo stato originale della Torre e del territorio, attraverso ricostruzioni 3D della Rocca del XV sec. e del paesaggio naturale e urbano circostante.
La visita sarà introdotta da una suggestione visiva che offrirà un’immediata comprensione della Rocca a cielo aperto e consisterà in un’esplorazione immersiva attraverso tecniche di Virtual Reality per le ricostruzioni, accompagnata da voce narrante.
Per la fruizione dei contenuti si è puntato su sistemi opensource, a basso costo, sui dispositivi già in possesso del museo, quali visori VR e tablet, e sulla produzione di repliche tattili della Rocca attraverso la stampa 3D. L’allestimento pensato ha un occhio di riguardo verso l’accessibilità in senso lato, privilegiando l’attenzione alla fruizione da parte di una utenza giovanile.