E' in programma per venerdì 26 gennaio, a partire dalle 14.30, il workshop "Rimini nel Settecento tra arte, scienza, antiquaria e Grand Tour", presso l'Aula 7 del Complesso Alberti (Via Quintino Sella, 13 - Rimini), organizzato dal Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita dell'Università di Bologna.
Un pomeriggio di studi organizzato per approfondire i diversi aspetti della cultura riminese e lo sguardo degli stranieri sulla città costiera: le testimonianze di viaggiatori e dilettanti dell’arte, il collezionismo antiquario, scientifico, il ruolo di architetti ed artisti negli scambi tra Italia e Europa. Nel corso del Settecento, Rimini infatti si è aperta all’Europa, divenendo meta di artisti, viaggiatori e curiosi che vi giungevano per conoscere le testimonianze archeologiche ed artistiche della città e per osservarne le realtà naturali riscoperte, filologicamente indagate e recentemente descritte.
Divenne tappa necessaria del Grand Tour da e verso Roma, lungo la costiera adriatica e, in costante rapporto con Roma e con l’Alma Mater, nel XVIII secolo Rimini conobbe una bella vitalità grazie alla straordinaria personalità di eruditi e scienziati tra i quali, il medico Giovanni Bianchi (Rimini 1693-1775), rifondatore dei Lincei riminesi e archiatra pontificio, con i suoi più celebri discepoli (Giovanni Cristofano Amaduzzi, Gaetano Marini, Giuseppe Garampi) e personalità quali l’architetto Gianfrancesco Buonamici (Rimini 1692-Roma 1759), letterato e conoscitore d’antiquaria, accademico d’onore dell’Accademia Clementina di Bologna e dell’Accademia di San Luca a Roma.