Szloma Markus e Hodel-Fejga Markusówna, si laurearono entrambi all'Università di Bologna
Szloma e Hodel-Fejga Markus (Markusówna nella declinazione femminile del cognome paterno) nati a Wołkowysk (Polonia), rispettivamente il 31 ottobre 1910 e il 6 ottobre 1911, erano figli di Abram, pellicciaio, e Bluma Rubinstejn. Entrambi studiarono al Liceo umanistico di Wilno, dove superarono l’esame di maturità il 4 giugno 1930.
La loro carriera universitaria proseguì poi in parallelo con l’iscrizione, nell’anno accademico 1930-1931, alla Facoltà di Medicina dell'Università Carolina di Praga, che frequentarono per un biennio. Successivamente si trasferirono entrambi in Italia, a Padova: prima Szloma, che nel maggio 1932 ottenne l'iscrizione al II anno di corso, seguito dalla sorella Hodel-Fejga, che nell’aprile 1933 ottenne l'immatricolazione al III anno grazie alla convalida degli esami di Biologia e Fisica superati a Praga.
La copertina del fascicolo personale di Hodel-Fejga Markusówna all'Università di Bologna
Hodel-Fejga lasciò poi Padova nel marzo 1935 per frequentare l’ultimo biennio all'Università di Bologna: il fratello la raggiunse poco più tardi, nel gennaio 1936. A distanza di un anno conseguirono entrambi la laurea: Hodel-Fejga il 3 luglio 1936 con la votazione di 99 su 110 discutendo la tesi "L'ulcera del diverticolo di Meckel" nella materia di Clinica chirurgica e terapia chirurgica, con relatore Raffaele Paolucci; Szloma il 5 luglio 1937 con la votazione di 96 su 110 discutendo la tesi "L'osteomielite piogenica cronica sin dall'inizio" nella materia di Patologia speciale chirurgica e propedeutica clinica, con relatore Francesco Paolo Tinozzi.
La copertina del fascicolo personale di Szloma Markus all'Università di Bologna
Terminata l’esperienza bolognese le tracce dei due fratelli diventano assai labili: entrambi, dopo il ritorno in patria, si sposarono ed esercitarono la professione medica. In seguito all’occupazione nazista della Polonia, Hodel-Fejga, insieme ai genitori e alle sorelle minori Khana e Liza, venne rinchiusa nel ghetto della città natale: nessuno di loro sopravviverà all'Olocausto. Una fonte in lingua yiddish, il Wolkovisker Yizkor Book, attesta la morte di Hodel-Fejga nel campo di sterminio di Treblinka nel 1942 con il marito Nakhum Khononovich e il figlio nato dalla coppia. Szloma fu a sua volta segregato nel ghetto di Dyatlovo. Secondo la testimonianza della nipote Yelizaveta Kirilchenko Shifron, morì a Nowogrodek nel settembre 1942. La moglie, Nekhama Shteyn, venne invece evacuata in territorio russo e nel dopoguerra si stabilì in Israele.